IL PIU' GRANDE FURTO DELLA STORIA : LE DONNE GUADAGNANO IL 23% IN MENO RISPETTO AGLI UOMINI
Le donne guadagnano in media il 23% meno degli uomini, un dato che non conosce «frontiere, settori, età o qualifiche». Lo ha detto la consigliere dell’Onu per le donne Anuradha Seth, in un’intervista all’agenzia spagnola Efe, commentando un studio pubblicato dall’Undp lo scorso ottobre. Per la consigliera «si tratta del più grande furto della storia», e le cause del divario salariale, sempre secondo Seth, sono tante: la sottovalutazione del lavoro delle donne, la non retribuzione del lavoro in casa, la minore partecipazione femminile al mondo del lavoro, la discriminazione. Così le donne finiscono per lavorare meno o in settori meno retribuiti.
Nel rapporto intitolato «Lo stato della popolazione nel 2017», l’Onu ha calcolato per ogni dollaro guadagnato da un uomo una donna prende 77 centesimi. «Non c’è un solo paese al mondo nel quale le donne percepiscono lo stesso salario degli uomini», ha spiegato Seth. Tuttavia ci sono delle differenze importanti. Tra i membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), ci sono paesi con una differenza inferiore al 5% come il Costa Rica o il Lussemburgo e altri con un divario fino al 36% come la Corea del Sud. L’Italia è il paese dell’Ue in cui la differenza di stipendio è più bassa. Secondo i dati Istat pubblicati nei mesi scorsi le donne guadagnano il 5,5% in meno degli uomini. In Germania il divario è del 15,7%, in Uk arriva fino al 17,1%.
«Nel nostro paese - ha detto ieri il segretario della Cisl Annamaria Furlan - abbiamo fatto passi avanti negli ultimi anni attraverso la diffusione della contrattazione a tutti i livelli. Dobbiamo garantire alle donne che lavorano politiche attive di valorizzazione e di promozione. Più sviluppo professionale anche a chi deve in molti momenti della loro vita conciliare il lavoro con la cura delle persone». Il Sole24Ore Domenica 21 gennaio 2018